Come avviene il processo di trasformazione dei rifiuti in compost?

Il compostaggio è un processo biologico di tipo aerobico, che avviene
in presenza di ossigeno, e porta alla mineralizzazione delle componenti organiche biodegradabili presenti nei rifiuti in ingresso.

Questo processo si verifica naturalmente nell’ambiente, grazie all’utilizzo
delle compostiere elettromeccaniche, che fungono da acceleratori di compostaggio, esso può essere condotto in tempi minori e spazi predefiniti.

Nella prima fase di tale processo, detta di biossidazione termofila, avviene l’igienizzazione del rifiuto, la decomposizione aerobica libera una notevole quantità di energia sotto forma di calore, le temperature (55-70°C) distruggono gli agenti patogeni e i semi delle infestanti.

Nella seconda fase si ha la stabilizzazione del rifiuto: i microorganismi,
in presenza di ossigeno, procedono nell’ossidazione della sostanza organica garantendo la produzione di un compost stabile e di qualità che presenti il corretto grado di umificazione e umidità così da poter essere utilizzato sui terreni.

IL COMPOSTAGGIO
DI COMUNITÀ

Questa macchina trova il suo utilizzo nel compostaggio di comunità (o di prossimità) -una via intermedia tra il compostaggio industriale e il compostaggio domestico. Si tratta di una macchina elettromeccanica, in cui il processo aerobico viene mantenuto e accelerato dal continuo apporto di aria e dalla continua movimentazione del materiale organico.
Il materiale organico conferito passa automaticamente nella prima camera di maturazione, dove viene  movimentato in modo automatico, ad intervalli preimpostati, attraverso dei bracci meccanici, e ossigenato costantemente grazie alla presenza di una ventola di aerazione.

Per favorire il processo di compostaggio è necessario, oltre al continuo apporto di ossigeno e all’ottimale grado di umidità, un giusto bilanciamento tra carbonio e azoto.

Spesso il secondo elemento (azoto) è predominante, per cui si aggiunge del pellet per aumentare la presenza di carbonio, nonché per regolare l’umidità del composto.

Dopo quanto tempo si ottiene il compost da poter utilizzare?

Dopo 30 giorni di lavorazione il contenuto della prima camera viene trasferito automaticamente nella seconda camera, in cui avviene la seconda fase del processo di trattamento.

Qui il materiale continua ad essere movimentato ed areato per altri 30 giorni, senza venire in contatto con nuovi rifiuti organici che andrebbero ad inibire i processi attivi.

Al termine dei 60 giorni all’interno della compostiera il compost sarà scaricato automaticamente dall’apposita bocca di scarico e potrà essere facilmente raccolto in un contenitore. Saranno necessari altri 30 giorni per completare il ciclo di stabilizzazione del compost così come previsto dalla normativa (90 giorni totali) e successivamente potrà essere utilizzato sui terreni.